«L’essere del mattone»: un saggio dedicato al più semplice elemento costruttivo
Nato come componente elementare dell’architettura il mattone è stato evoluto e prodotto, artigianalmente o industrialmente, nella tradizione moderna in forma parallelepipeda, modulare, ergonomica, le cui dimensioni e peso sono stati correlati alle possibilità di prensibilità e movimentazione della mano dell’uomo delegata a posarlo in solide murature. Questa visione evolutiva del mattone che si afferma sin dall’età tardo antica e, poi, so- prattutto in quella moderna e contemporanea sfrutta appieno la sua morfologia affatto vincolante, sia in senso costruttivo che estetico, attraverso varietà molteplici di componibilità. Invenzione creativa, perizia di posa, aggiornamento continuo di famiglie di forme elaborate in un arco storico lunghissimo, hanno sempre trovato nel mattone – il più semplice, sommesso elemento costruttivo sotto forma di piccolo prodotto di argilla cotta – il referente basilare di un lessico che non ha mai ostacolato l’espressione e la variazione di temi.
Molto vivo il colpo d’occhio sull’essenza del mattone, delineato nel volgere di un post da Alfonso Acocella. O meglio, di un breve saggio – inizialmente, un capitolo di Stile laterizio. Origini e permanenze del mattone nell’architettura contemporanea – che parte dalle origini del mattone (origini materiali, culturali, tecniche) per coglierne il significato anche antropologico e ripercorrerne la storia, osservando l’intreccio del laterizio con i linguaggi architettonici.
Con particolare attenzione alla sintassi grazie alla quale l’elemento minimo, il mattone, è oggetto di composizioni, tessiture più ampie che lo sguardo abbraccia in un colpo d’occhio complessivo.
Nel linguaggio dell’architettura in mattoni tutte le parti si palesano come necessarie in quanto fanno riferimento ad una idea di unitarietà, di insieme, in cui non c’è posto per elementi dotati di vita autonoma, di senso separato
Infine, tecniche di posa, ragioni culturali e consuetudini produttive sono sovrapposte per fare risaltare dalla loro somma un aspetto del mattone tanto più interessante, quanto poco frequentato: la varietà di standard nelle dimensioni – e le loro origini.
I motivi […] sono da rintracciarsi sia nella lenta evoluzione tecnologica che ha contraddistinto il settore produttivo del laterizi, sia nella con- tinua e sostenuta richiesta di formati e tipi tradizionali di mattoni derivante dalla domanda connessa al restauro dei monumenti, al recupero delle preesistenze edilizie. A queste motivazioni più in generale, è possibile aggiungere la difesa e la valorizzazione delle identità e culture locali
Il saggio è pubblicato qui.
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