«Il mattone e la sua storia», in un libro
Nel libro di Campbell e Pryce, un racconto lungo settemila anni (e 600 illustrazioni) per raccontare i legami tra mattone, architettura e storia.
L’architettura nasce quando «due mattoni sono messi uno accanto all’altro». Quello di Ludwig Mies van der Rohe è uno dei più citati aforismi sull’architettura: di certo, è quello più caro a chi ama (e lavora con) i mattoni a vista.
Ma le parole di van der Rohe sono anche la migliore introduzione a un libro unico nel suo genere, Brick: A World History, scritto a quattro mani dallo storico dell’arte James Campbell (Università di Cambridge) e dal fotografo Will Pryce. Pubblicato nel 2003 da Thames & Hudson, è stato tradotto in italiano nello stesso anno per Bolis Edizioni, che lo ha stampato di nuovo nel 2013.
Libro unico, perché è forse la sola monografia sul mattone che ne ripercorre la storia dal 5000 avanti Cristo a oggi, incrociando la storia delle culture, dei materiali, dell’architettura (e la “grande” storia, ovviamente). Il racconto di Campbell è impreziosito da un lussuoso comparto di illustrazioni, che raccoglie 600 immagini – con i bellissimi scatti di Pryce, che coglie sia gli insiemi del costruito, sia i dettagli e le vibrazioni dei materiali e delle loro superfici.
Per realizzare il volume, Campbell e Pryce hanno infatti girato il modo insieme. Il presupposto, infatti, era quello di osservare e toccare con mano tutto ciò di cui avrebbero scritto. Per parlare di mattoni sia come oggetti (materia e manufatto), sia negli esiti della loro partecipazione al linguaggio architettonico (come elementi sintattici).
Così, dopo un’introduzione spigliata ma completa sui principi e i processi di fabbricazione, si inizia a risalire la storia in una successione narrativa divisa per periodi: Civiltà antiche 10.000-500 a.C.; Il mondo classico 500 a.C.-1.000 d.C.; Il mondo medioevale 1.000-1.450; La nascita del mondo moderno 1.450- 1.650; Gli ideali dell’illuminismo 1.650-1.800; Il secolo della meccanizzazione e dell’industrializzazione 1.800-1.900; L’avventura del XX secolo 1.900-2.000; Quale futuro per il mattone?.
Una lettura che ci porta a spasso nel tempo e nei luoghi, e dove è molto piacevole il contrappunto tra testo e immagini. Dove le immagini sono i “mattoni”, e i testi sono la “malta”, come scrive Jonathan Glancey sul Guardian.
Oltre che un libro di storia dell’architettura – dalle origini all’attualità –, è un completo manuale morfologico, tipologico, materico, dal carattere internazionale, che si esplica attraverso innumerevoli e splendide riprese fotografiche di insieme e di dettaglio, con schizzi, disegni, particolari. È poi una fonte ricca e sorprendente di idee per una visita alle singole opere illustrate. [Roberto Gamba, Costruire in Laterizio, 113, settembre-ottobre 2006]
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