Tipi di mattoni facciavista

Tipi di mattoni facciavista

I mattoni si distinguono in base a tre caratteristiche principali: dimensioni, foratura e metodo di produzione

Il mattone accompagna la storia delle costruzioni dalle sue origini. Il processo di cottura risale addirittura ai Sumeri, e nel 20° secolo avanti Cristo le popolazioni della Mesopotamia utilizzavano già i primi leganti.

Se pensiamo a quanti secoli ha attraversato, le sue caratteristiche materiali e produttive non non sono cambiate molto.

Anche oggi, il mattone è sempre un impasto di argilla: pressato, essiccato e cotto.

I mattoni si distinguono in base a tre caratteristiche principali:

  • dimensioni
  • foratura
  • tipo di produzione

Dimensioni

Il mattone è un vero e proprio modulo per la costruzione. I pezzi sono combinati insieme per creare una cortina, la parete, che a sua volta può essere realizzata con diversi tipi di trama.

Ecco perché le sue dimensioni sono importanti: e ancora di più i rapporti fra base, profondità e altezza.

Il mattone standard italiano misura 5,5 x 12 x 25 cm: i suoi lati hanno dunque un rapporto 1:2:4.

Significa che ha una perfetta modularità, e si presta a essere concatenato con facilità in molti modi diversi.

mattone

mattone standard italiano

Ciò non accade per esempio con il mattone inglese, che ha un rapporto di 2:3:6 (8,5 x 10,25 x 21,5 cm): altezza e spessore non sono modulari fra loro. Vale lo stesso per il mattone tedesco (65 x 105 x 220 cm).

Ma al di là degli standard, esistono molti formati diversi non solo sul piano internazionale, ma anche a livello locale all’interno delle nazioni (l’Italia è il primo esempio). Basta pensare alla tavella, che ha la caratteristica principale della base molto allungata rispetto all’altezza – anche se a dire il vero, la corretta tassonomia consiglierebbe di parlarne come una variante di laterizio, e non di mattone.

 

tavella

tavella

Sempre a proposito di forma e dimensioni, ci sono i cosiddetti pezzi speciali. In questo caso non si parla di varianti o di alternative allo standard, ma di pezzi realizzati su misura per specifiche esigenze. Le fornaci di solito hanno in catalogo anche una scelta di pezzi speciali che nell’uso comune sono più utilizzati di altri. Per tutto il resto, bisogna ordinare pezzi su misura – con uno stampo creato per l’occasione.

Foratura

Ci sono due famiglie principali di mattoni:

  • mattoni pieni
  • mattoni forati

I mattoni pieni  non hanno nessuna foratura: di conseguenza, sono più pesanti e consistenti di quelli forati. Anche i metodi di produzione sono diversi, e hanno una forma meno regolare e più “grezza” di quelli forati.

I mattoni forati (detti anche trafilati) hanno invece fori passanti nel senso dell’altezza: più leggeri e maneggevoli, non sono però adatti a pose con giaciture alternate o con giunti incavati. In questi casi il poco spessore delle pareti esterne del mattone si presterebbe a infiltrazioni d’acqua.

 

mattoni forati

mattoni forati

Produzione

I mattoni possono essere realizzati in tre modi:

  • tipo a mano (mattoni a pasta molle)
  • estrusi
  • a mano

Il mattone a pasta molle tipo a mano ripropone la forma e le tipiche irregolarità del tradizionale mattone formato a mano.

In sostanza, si tratta di un processo industriale che riproduce la formazione a mano con i macchinari: dalla sabbiatura al riempimento degli stampi, all’estrazione dei mattoni (qui Davide Desiderio ci ha parlato proprio della produzione del mattone a pasta molle tipo a mano: «non è un caso infatti che le moderne macchine e robot, che hanno in parte sostituito le operazioni più faticose e di routine affidate un tempo all’uomo, siano state disegnate con sembianze antropomorfe»).

SanMarcoNoale

formazione di mattoni pieni tipo a mano

Ma il mattone industriale per eccellenza è quello forato: il cuore dell’impianto è la filiera. L’impasto è spinto attraverso questo macchinario, che forma un lunghissimo filone, secondo le caratteristiche desiderate. Il filone è poi trattato sulle tre facce che resteranno in vista (può essere sabbiato, corrugato, …), e tagliato nelle dimensioni finali.

Infine, c’è ancora qualche esempio di realizzazione a mano, mattone per mattone, con inserimento nello stampo, pressatura ed estrazione artigianale. È una pratica ormai marginale, ma si trova ancora in nicchie di produzione. Si tratta magari di piccole fornaci, di produzioni artigianali o realizzazioni su misura. Oppure di prodotti dalla personalità spiccata (e costi conseguenti), come il Kolumba prodotto da Petersen-Tegl.

Dopo la formazione, tutti i tipi di mattoni sono essiccati (per perdere l’acqua in eccesso e raggiungere il corretto grado di umidità) e cotti alla temperatura più adatta per il tipo di argilla.

 

fonti e approfondimenti

Mattoni, malte, accettazione dei materiali, Giancarlo De Carlo, edizione Andil.Wikipedia: mattone, laterizio.
Siamo specializzati nella posa di rivestimenti faccia a vista e nelle facciate ventilate.
Hai bisogno di informazioni? chiamaci al +39 02.91084240 o scrivici a info@candelacostruzioni.it.

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