Facciata ventilata in mattoni. Esperienza e teoria

Facciata ventilata in mattoni. Esperienza e teoria

Anche la storia della facciata ventilata nasce dall’incontro a somma positiva tra esperienza e teoria: fatto tutt’altro che raro nella tecnologia delle costruzioni, dove necessità, ingegno e tecnica sono spesso sovrapposti

Il connubio dei rivestimenti in mattoni a vista con la facciata ventilata è unsintesi fra tradizione estetica, competenza artigianale e funzionalità tecnologica. Oltre a definire un’applicazione del rivestimento in mattoni che valorizza gli aspetti della salubrità e del comportamento energetico dell’edificio.

Ma cos’è la facciata ventilata? In sintesi, il suo principio si fonda sulla presenza di due pareti: quella più esterna, di rivestimento, è separata da quella interna, a cui resta comunque fissata grazie a una sottostruttura di sostegno e ancoraggio (in questo articolo avevamo mostrato la stratigrafia-tipo). La distanza delle due pareti crea un’intercapedine, dove fluisce l’aria e ha luogo la ventilazione.

Semplificando, l’aria si muove al suo interno dal basso verso l’alto grazie alla differenza di temperatura tra interno ed esterno dell’intercapedine (messi in comunicazione da fori di ventilazione ricavati in facciata).

Se la tassonomia della «facciata ventilata» abbraccia a sua volta numerose varianti, che dipendono dai materiali e dal tipo di ventilazione, quella di cui parliamo ha un’identità ben definita. È il sistema-facciata con parete esterna in mattoni a vista (“facciata ventilata in mattoni”), che dunque non hanno più una funzione portante, ma sono elemento portato nella parte esterna del rivestimento. La ventilazione in questo caso è naturale, e origine e destinazione dell’aria sono sempre esterne all’edificio.

Oggi l’abbinamento del facciavista alla tecnologia della facciata ventilata è piuttosto diffuso anche in Italia. Se negli anni ’90 e nei primi 2000 gli esempi erano rari – e associati perlopiù a progetti e firme di respiro internazionale – negli ultimi anni è diventato il sistema che i committenti ci chiedono più spesso.

Soprattutto perché questo sistema-facciata permette di unire le possibilità estetiche e le qualità materiali della lavorazione facciavista (dato tradizionale e artigianale) ai vantaggi della ventilazione (dato tecnologico), soprattutto riguardo a comportamento energetico, isolamento acustico, protezione dagli agenti atmosferici.

Ed è curioso notare che anche la storia della facciata ventilata nasce dall’incontro a somma positiva tra esperienza e teoria: fatto tutt’altro che raro nella tecnologia delle costruzioni, dove necessità, ingegno e tecnica sono spesso sovrapposti.

Dall’origine pratica al canone

Difatti, attraverso i secoli e in luoghi diversi si è osservato l’utilizzo della separazione tra muro interno e muro esteriore dell’edificio. Separazione che nasce soprattutto come schermatura per la pioggia (se infatti curiosate sull’argomento fra le fonti anglofone, si parla di Rain Screen Wall): ossia, un espediente costruttivo per evitare che umidità e infiltrazioni si propagassero all’interno delle abitazioni, a causa dell’alta capacità di assorbimento della muratura.

Se già agli inizi del ’900 si diffonde l’abitudine (soprattutto in Nord America) di ricavare nel rivestimento un’intercapedine che ha il compito principale di drenare l’acqua, sembra che il 1946 segni il primo riconoscimento ufficiale, nella letteratura tecnica, del concetto di ventilazione (C.H. Johansson, The Influence of Moisture on the Heat Conductance for Brick). Si iniziano a individuare e distinguere le sue prerogative rispetto al semplice schermo per gli agenti atmosferici, e negli anni ’60 il principio è ulteriormente sviluppato e «canonizzato».

Infatti, grazie ad aperture ricavate nelle parti superiore e inferiore della facciata (per questo, talvolta si inizia a parlare anche di Open Rain Screen) l’intercapedine può essere sfruttata per generare volontariamente il cosiddetto effetto camino: ossia il movimento ascensionale dell’aria dietro alla parete più esterna, che dà vantaggi anche al di là della protezione del maltempo, ed è un elemento di protezione aggiuntivo.

Oggi la facciata ventilata è una tecnologia molto conosciuta, applicata a configurazioni tecniche e materiali diverse. Compreso, come dicevamo, il suo abbinamento al tradizionale muro in mattoni facciavista.

Siamo specializzati nella posa di rivestimenti faccia a vista e nelle facciate ventilate.
Hai bisogno di informazioni? chiamaci al +39 02.91084240 o scrivici a info@candelacostruzioni.it.

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