Frank Gehry: a Sydney la «casa sull’albero» con 320.000 mattoni speciali

Frank Gehry: a Sydney la «casa sull’albero» con 320.000 mattoni speciali

Le facciate della Sydney University of Technology sono realizzate con pezzi speciali fatti su misura: 5 tonalità di marrone e fogge diverse, per realizzare il tipico disegno de-costruito di Gehry

Il nuovo edificio della Sydney University of Technology si chiama Dr Chau Chak Wing Building, in onore dell’imprenditore e filantropo cinese-australiano che ha donato 20 milioni di dollari per realizzarlo. Ma il suo non è l’unico nome strettamente intrecciato alle sorti del progetto: l’edificio sarà la prima realizzazione australiana dell’architetto Frank Gehry.

Edificio che già a prima vista mostra la sua paternità: un patchwork di volumi de-costruiti, individualmente fuori misura rispetto alle aspettative dell’occhio, che nell’insieme realizzano invece una citazione piuttosto leggibile: la «casa sull’albero», idea che ha ispirato Gehry («un tronco e un nucleo di attività e … rami per le persone, per connettersi e fare il loro lavoro privato»).

Dal punto di vista energetico sarà una delle strutture accademiche più verdi d’Australia, con una certificazione di 5 green star – Education Design v1 rating. Già durante i lavori, lavagne elettroniche ne illustrano le caratteristiche, a partire dalla provenienza del legno utilizzato.

Proprio parlando di materiali, il mattone a vista è il tratto più caratteristico del disegno. Una presenza interessante sotto tutti i punti di vista: dalla produzione alla posa, passando per il linguaggio architettonico.

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Immagine: Daily Telegraph (via architectureanddesign.com.au)

Alla fine del 2013 la Austral Bricks ha consegato in cantiere il primo carico di mattoni (tutti pezzi speciali) realizzati su misura del progetto: in totale saranno 320 mila.

La posa è ancora in corso ed è eseguita con mattoni di 5 diverse tonalità di marrone, che fanno riferimento ai laterizi tradizionali della vecchia Sydney.

In facciata, l’incontro tra la solidità rassicurante della terra-cotta e la scompostezza del disegno dà vita a un effetto movimentato, accentuato da modulazioni e ondulazioni.

E movimentato è anche l’impegno tecnico necessario alla sua realizzazione pratica: a partire dalla produzione di pezzi speciali, per arrivare alla necessaria combinazione di tecnologia moderna e artigianalità, come spiega il managing director di Lend Lease, l’impresa che gestisce l’operazione: «stiamo usando i migliori metodi costruttivi, incluso il Bim (Building Information Modeling), e li stiamo combinando con le tecniche artigianali della tradizione, per ottenere quel design unico di Frank Gehry».

Ogni gamma di mattoni ha infatti una funzione specifica per la facciata, che non segue una linea retta. Il mattone-k, per esempio, è progettato con una angolatura precisa, per creare le curve e ombreggiature richieste.

L’inaugurazione dell’edifico è prevista nei prossimi mesi: ma iniziano a vedersi le prime foto dell’edificio – che non manca di attirare la curiosità (e i tweet) dei passanti, e inizia a imprimere il suo carattere al centro città di Sydney.

Ecco lo “storify” con gli ultimi aggiornamenti fotografici.

 

Siamo specializzati nella posa di rivestimenti faccia a vista e nelle facciate ventilate.
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