“L’argilla è la terra sotto i nostri piedi”. Il mattone secondo Bart Lens
Nell'intervista a «Costruire in laterizio» l'architetto spiega il legame fra laterizio, disegno, ambiente naturale e sostenibilità. E Belgio, ovviamente.
Architetto belga titolare dello studio Lens°ass, Bart Lens non è certo nuovo al linguaggio del mattone facciavista. Nel 2012 ha vinto il Brick Award nella categoria “casa unifamiliare”: con The Rabbit Hole a Gasbik, la sintassi del laterizio amplia il suo linguaggio a tetti, pavimenti, pareti, soffitti. Diventa
la costante tra le varie fasi di costruzione, caratterizzate dell’uso di mattoni diversi, che funzionano non per strategia compositiva di contrasto, ma d’integrazione contemporanea fra entità differenti
Nella bella intervista raccolta da Alberto Ferraresi sul numero di giugno di «Costruire in laterizio», Lens si sofferma proprio sulla sostenibile contamporaneità del laterizio che negli ultimi tempi sembra il minimo comune denominatore di ogni riflessione sulla terra-cotta. In particolare, è interessante la definizione del legame tra laterizio e architettura belga che, a monte di ogni pensiero riflesso, affonda (in senso proprio) nel territorio:
L’argilla è la terra sotto i nostri piedi ed è parte del nostro ambiente naturale. È quindi una scelta ovvia, per noi, quale materiale da costruzione, utilizzato secondo quel che potremmo definire il buon vecchio senso comune.
Ed è poi riletta agli occhi della sostenibilità – non solo ecologica, ma anche nella prospettiva pragmatica, spesso sottovalutata, della durabilità dell’investimento.
La storia ci insegna che gli edifici in mattoni non hanno solamente una vita lunga, ma sono anche eccezionalmente durevoli quanto a efficienza, e ciò costituisce un pensiero confortante per chi investe nel settore immobiliare
Il mattone come elemento invariato, costante di raccordo fra storia e contemporaneità (altro “filo rosso” nelle più recenti riflessioni sulla sua ragione d’essere), dimostra il suo ruolo a maggior ragione nelle
occasioni di progetto[che] comportano ristrutturazioni e restauri, a volte di edifici con secoli di vita. Que- sto ci ha permesso di sviluppare la conoscenza delle qualità uniche di materiali da costruzione appartenenti alla famiglia delle ceramiche, qualità quali, per esempio, la bella patina di invecchiamento, la facilità di pulizia, la grande flessibilità, la riusabilità e l’inerziaName of the source
Sul sito di «Costruire in laterizio» è disponibile come sempre il pdf completo dell’intervista.
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