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Mattoni a vista sul web [#03]
Dalla facciata-mosaico di Boris Tellegen ai Pixel di Mass Studies, appuntamento estivo con il facciavista incontrato sul web
Nuova Dehli, la funzionalità del facciavista: prestazioni, luce, spazio, estetica.
Poche risorse economiche, funzionalità, inventiva. E il mattone, ovviamente. Ecco la ricetta usata dagli Anagram Architects per realizzare a Nuova Dehli la sede della South Asian Human Rights Documentation Centre (SAHRDC), organizzazione non governativa che si occupa di diritti umani.
L’elemento principale del progetto, sia dal punto di vista estetico che da quello funzionale, e la facciata in mattoni pieni, disposta sul lato dell’edificio battuto dal sole per gran parte della giornata. Facciata che ha una triplice funzione: oltre a dettare la personalità architettonica del manufatto, con la sua materialità limita le rientrate termiche, e grazie alla trama a cribro mette in contatto interno ed esterno, filtrando la luce.
Un modulo di sei mattoni è posato in corsi sfalsati che creano colonne a spirale e una superficie ondulata. La costruzione del muro è durata 5 settimane
Via archdaily.com
Korea: la casa fatta di pixel
È un’abitazione privata, progettata da Mass Studies in collaborazione con Slade Architecture. La sua caratteristica è già nel nome: le facciate in mattoni a vista creano una superficie puntiforme: o, appunto, una trama di pixel. Come sono fatte? «Utilizzando un semplice mattone ortogonale, in ordine ortogonale, e lasciando che i mattoni scivolino fuori piano per creare la parete curva, emerge la tensione tra forma ortogonale e sagomata».
Via archdaily.com
La facciata in mattoni diventa opera visiva
Lo studio olandese Heren 5 ha collaborato con l’artista Boris Tellegen per integrare nella facciata del complesso residenziale di Harleem, in Olanda, un’opera visiva alta sette piani.
L’idea nasce dalla storia del distretto, sorto nel secondo dopoguerra, dove l’integrazione di altre arti nell’architettura era comune.
Così, Heren 5 e Boris Tellegen hanno usato mattoni gialli, grigi e blu-verde per creare forme frastagliate che interrompono la superficie della loro Casa di Hendrik.
Via dezeen.com
La tradizione della casa di campagna olandese. Riveduta e corretta
Dal disegno dei volumi all’utilizzo della “tavella” Kolumba, il progetto dello studio Zeec rilegge la tradizionale costruzione olandese in mattoni alla luce dei tratti più salienti del disegno contemporaneo. Linee semplici, volumi ben scanditi con anguli acuminati, movimentazione del rivestimento grazie alla difformità cromatica del mattone, alle ampie aperture vetrate e a improvvise fessurazioni nella sulla sommità dei comignoli.
Il mattone è quello danese di Petersen (ne abbiamo già parlato), fatto a mano: ci sono anche 1200 pezzi speciali.
Il design degli interni, su precisa richiesta dei proprietari che hanno deciso di trasfrirsi qui a Groenekan, villaggio vicino Utrecht, e altrettanto semplice, giocato su bianchi, neri e luce naturale.
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